Chi siamo

L’iniziativa si radica sempre più nel contesto regionale in aggiunta alla sua importanza negli ambiti storico, sociale e didattico, essa, come è testimoniato dalle trascorse edizioni, ha anche innegabili risvolti dal punto di vista turistico, alimentando l'attrattività del territorio pugliese. L’evento, che nella edizione di ‘lancio’ ebbe come testimonial, nelle vesti dell’Imperatore Federico II, un attore del calibro di Michele Placido - si pone sin dalla sua nascita l’obiettivo di promuovere il territorio, pugliese e brindisino in particolare, attraverso lo studio e la riproposizione del suo passato più illustre, il Medioevo dei percorsi sacri e delle gesta “Puer Apulia” Federico II. Negli anni passati il Medieval Fest ha richiamato a Brindisi migliaia di visitatori, arricchendo il carnet delle celebrazioni dei Santi Patroni con le suggestioni uniche del suo periodo storico di riferimento: la rievocazione delle nozze di Federico II con Isabella di Brienne, celebrate nella Cattedrale di Brindisi nel 1225, e dell’arrivo delle spoglie in città di San Teodoro, il patrono locale. La rassegna ha ottenuto, preme sottolinearlo, un particolare gradimento da parte dei giovani e dei bambini, i quali hanno potuto prendere contatto con la quotidianità della vita medievale ricreata dai molti figuranti e artisti di strada coinvolti.

Gli eventi targati "Medieval Fest" nascono dalla sintonia tra gli artisti, i rievocatori in costume e gli studiosi medievisti, ai quali, come di consueto, viene demandato il rigoroso controllo filologico della manifestazione e, al tempo stesso l'adozione di "metodi culturali mirati" per proporre agli spettatori – turisti e cittadini, ragazzi con le loro famiglie, appassionati e curiosi del mondo della rievocazione storica – un prodotto culturale di indubbio spessore capace però di piacere ad una platea molto ampia e differenziata.

Il Medieval Fest giunge a quest’esito grazie alla naturale attitudine dei suoi artisti e dei suoi rievocatori ad interfacciarsi con il pubblico, rendendolo attivo e partecipe dell’azione scenica, stimolandone la curiosità e veicolando, in modo leggero e dilettevole, informazioni e nozioni preziose per l'arricchimento culturale.

Come negli anni passati, la macchina del tempo farà dunque vivere i luoghi, i suoni, i sapori e gli odori del medioevo. I visitatori e gli spettatori viaggeranno nel passato, mano nella mano, con dame, cavalieri, mercanti, musici, giullari e giocolieri in costume d’epoca; potranno svagarsi sul lungomare con i giochi all’aperto e spettacoli e nella Casa del Turista con le diverse attività didattiche in sui si potrà apprendere la storia divertendosi.

Le giornate del «Medieval Fest » sono scandite da momenti di approfondimento con la partecipazione di illustri accademici e storici di fama internazionale, che discetteranno sul ruolo del porto di Brindisi nei secoli, sulla figura dell’imperatore Federico II e sulla cultura e la vita degli uomini del Medioevo.

Vengono organizzati laboratori, eventi, percorsi didattici, esperienze di realtà aumentata, visite guidate, progetti tematici con le scuole, seminari e incontri di studio, mostre e giochi a tema. I video, i suoni, le luci, gli artisti e i tanti rievocatori e artisti in abiti d’epoca danno una connotazione storica alla festa dei Santi Patroni.

Il nostro è un percorso che rende la visita un’esperienza formativa e divertente, di semplice ed immediata fruizione ed altamente innovativa. Valorizza il patrimonio culturale costituito dalle tradizioni e dalla storia locale, fornendo strumenti di interpretazione e di approfondimento su usi e costumi dell’epoca medievale e sulle caratteristiche architettoniche dell’immobile e dei monumenti circostanti.

Sono utilizzate tecnologie che consentono ai visitatori di interagire con personaggi virtuali, usare la parete come una libreria, sfogliare le pagine sui muri e interagire con artisti in costume d'epoca. Applicazioni di computer grafica e le scenografie teatrali valorizzano i beni storico-archeologici e consentono al visitatore di viaggiare nel tempo.



È passato ormai un lustro dall’anno zero del «Medieval Fest», la spettacolare rievocazione storica che anche quest’anno torna a corredo dei festeggiamenti dei Santi Patroni di Brindisi.. La manifestazione, organizzata dalla «Società di Storia Patria per la Puglia» in collaborazione con l’associazione «Vola Alto» e la «Compagnia Milites Friderici II», ricorda il matrimonio tra il grande imperatore Federico II di Svevia e l’allora dodicenne regina di Gerusalemme Isabella di Brienne, celebrato nel duomo cittadino il 9 novembre del 1225 (giorno di San Teodoro), avviando di fatto una tradizione rievocativa sulla memoria di un avvenimento tra i più narrati e d’interesse dell’antichità.

«La storia offre sempre infiniti spunti per valorizzare un territorio - ha detto il professor Giacomo Carito, presidente della «Società di Storia Patria per la Puglia» - perché è un potente elemento identitario e consente di essere rivissuta in tantissime forme, compresa quella spettacolare e rievocativa. Prendere coscienza del proprio passato è doveroso ed è sicuramente una missione culturale, oltre che civica. Brindisi ha bisogno di recuperare la sua memoria, di riviverla fin dalle generazioni più giovani perché si parte sempre dalla consapevolezza di ciò che si è stati per guardare al futuro con maggiore determinazione e maturità. Brindisi diventerà un vero e proprio punto di riferimento per tutte le iniziative collegate alla Via Francigena che proprio a Brindisi aveva il suo terminale prima dell’imbarco dei pellegrini per la Terra Santa».

Il «Medieval Fest», nella sua opera di recupero della memoria, dedica uno spazio importante ai bambini, che sosteranno in una ludoteca medievale e nel teatro dei burattini animato da cantastorie, danzatrici e musici: insomma, il bastione si trasformerà in una magica macchina del tempo che riporterà a Brindisi atmosfere e suggestioni del Medioevo, immaginato nell’Italia meridionale del XIII secolo. I più piccoli cammineranno nella storia, presi per mano da cavalieri, dame, mercanti e giullari. Potranno indossare abiti e appropriarsi degli usi del tempo, grazie ai laboratori esperienziali che permetteranno ai partecipanti di imparare i segreti delle antiche manualità (artigianato medievale) e scoprire fantastiche storie tra realtà e leggenda.

Novità rispetto alle passate edizioni è l'installazione di un “museo vivente”, un parco a tema medievale dedicato alla storia intesa come somma di civiltà, al loro succedersi, ai transiti delle popolazioni che hanno lasciato ciascuna un segno proprio. Per questo gli organizzatori hanno pensato a un modello di “autocostruzione dal basso” invitando scuole, associazioni, parrocchie, turisti e singoli cittadini a diventare protagonisti dell’allestimento: obiettivo è cambiare angolo di narrazione, spostando la storia dai libri ai laboratori e alle scene di vita in costume che accorciano le distanze immaginarie dalle vicende del passato. Il tempo presente è il risultato di un percorso e il museo ha il compito di ricostruirlo attraverso i personaggi che nel tempo hanno indirizzato il corso della storia. Le giornate del «Medieval Fest» saranno scandite da momenti di approfondimento con la partecipazione di esperti che metteranno in focus il ruolo di Brindisi nei secoli del Basso Medioevo.

Ma il «Medieval Fest» non è che l’evento polare di una costellazione di iniziative che ruotano attorno alla Casa del Turista, grazie alla disponibilità del bene concesso, un’aggregazione di associazioni si occuperà di realizzare un complesso progetto in tema medievale, una pratica di partenariato pubblico-privato che apre una prospettiva di utilizzo e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale di proprietà comunale: l'edificio medievale sul lungomare di Brindisi diventerà la base logistica e operativa di un ampio programma di attività cui si chiede di rinsaldare le radici identitarie della città, compreso il ruolo di città avamposto della Via Francigena, un fascio di strade che nel Medioevo portava i fedeli da Canterbury a Roma e da lì a Gerusalemme, passando dal porto di Brindisi. Laboratori, eventi, percorsi didattici, esperienze di realtà aumentata, visite guidate, progetti tematici con le scuole, seminari e incontri di studio, sviluppo di app dedicate, rievocazioni, mostre e giochi a tema, corsi sull’artigianato medievale, fino al cammino a ritroso Brindisi-Canterbury che snoderà in modalità itinerante la carovana di artisti e attrazioni del «Medieval Fest»: il percorso fissa alcuni punti saldi come la collaborazione con il Politecnico di Milano, partecipato dal docente brindisino Giuseppe Amoruso, che svilupperà tutti gli strumenti di innovazione tecnologica del progetto. Insomma, la Casa del Turista si candida a diventare, per i prossimi anni, il custode e il narratore di pietra delle memorie medievali della città, ben oltre le giornate evocative del «Medieval Fest». Il bene monumentale sarà così animato per ricalcare i precetti delle verità storiche, come quella che pone Brindisi al capo estremo del tratto finale della Via Francigena del Sud: sull’onda di un protagonismo storico riscoperto, la città può polarizzare un turismo internazionale capace di moltiplicare l’interesse nel territorio e generare economia.

A Brindisi non resta che scommettere nel suo Medioevo!